
20 Apr Workshop – Ricordi del futuro
MACRO, via Nizza 138, Roma
Le attività saranno realizzate in presenza solo in caso le disposizioni ministeriali lo consentiranno. In alternativa il workshop sarà riformulato attraverso appuntamenti online.
Per partecipare al workshop, presentati in modo creativo inviandoci il tuo curriculum o un video o un messaggio vocale.
Inviaci tutto entro la mezzanotte del 29 aprile all’indirizzo mail: projects@pav-it.eu.
I risultati della selezione verranno comunicati il 30 aprile.
La partecipazione al workshop è libera e la frequenza obbligatoria.
Il progetto, promosso da Roma Culture, è vincitore dell’Avviso Pubblico Contemporaneamente Roma 2020 – 2021 – 2022 curato dal Dipartimento Attività Culturali ed è realizzato in collaborazione con SIAE.
Il sentimento di piacere provato al cospetto del bello è privo di interesse. Una distanza estetica rende possibile un indugio contemplativo. L’intuizione estetica non è consumistica, bensì contemplativa. Nell’attuale regime estetico è invece prodotta moltissima stimolazione, ed è proprio in questa marea di stimolazione ed eccitazione che il bello scompare, poiché non permette alcuna distanza contemplativa nei confronti dell’oggetto, che viene così consegnato al consumo. Byung-Chul Han, La salvezza del bello
Ricordi del futuro è il luogo della contemplazione e del dialogo. È dedicato a tutti e non ha regole scritte.
Si svolge al MACRO di Via Nizza, in presenza e sicurezza per massimo 6 partecipanti.*
L’oggetto dello sguardo è l’installazione pensata per la mostra di Nathalie Du Pasquier in corso al museo nell’ambito del programma di Museo per l’Immaginazione Preventiva. Un’operazione di presenza, dove l’artista stessa ha ridisegnato lo spazio museale per installare la propria opera, un insediamento.
Con questo laboratorio descrittivo/contemplativo invitiamo il pubblico dei partecipanti a concedersi il tempo dell’arte e della contemplazione. Suggerendo strumenti per interrogare l’opera o semplicemente osservarla auspichiamo di restituire alla coscienza della collettività la proprietà legittima dello spazio del museo.
Ad ogni partecipante si chiede semplicemente di osservare le opere di Nathalie Du Pasquier, di contemplarle. Successivamente Martina Badiluzzi, scrittrice e regista, proporrà ai partecipanti di descrivere le opere per un microfono, con la guida di una serie di domande. Anche qui non ci sono regole né risposte giuste, la contemplazione è un momento privato che può essere o meno condiviso. Nominare le cose è il primo atto di appropriazione della realtà. “Se l’interpretazione è contraddistinta dalla tensione e dal movimento, sono proprie della contemplazione la tranquillità e la quiete: lo spirito che gode contemplando non manifesta esultanza o tripudio, ma la gioia serena conferitagli dalla sicurezza del possesso.” Un’appropriazione.
In una seconda fase, ai contemplatori, verrà introdotta la vita e l’opera di Nathalie Du Pasquier. Dopo questo momento ci permetteremo di contemplare nuovamente l’opera e di descriverla ancora. Come cambia lo sguardo sull’opera? Cosa vedranno i contemplatori nello stesso dipinto o sullo stesso oggetto osservato?
In una terza fase, con le registrazioni dei contemplatori, verrà creato un oggetto audio, in collaborazione con il designer del suono Filippo Lilli. Una collezione, un archivio di pensieri, di contemplazioni sull’opera di Nathalie Du Pasquier che potrebbe essere altresì utilizzato per introdurre all’opera altri fruitori, in una sorta di catena virtuosa.
Regista, autrice e attrice classe 1988, vive e lavora a Roma. Negli ultimi anni si è dedicata allo studio dei linguaggi performativi, alla ricerca di un dialogo possibile tra la scrittura, l’interprete e la scena. Vincitrice del bando Registi Under30 della Biennale di Venezia 2019 per la direzione di Antonio Latella, realizza la regia dello spettacolo The making Anastasia. Nel 2020 debutta al Roma Europa Festival la performance-concerto Rumori. Il progetto, nato durante la quarantena, è un’ibridazione tra la musica sperimentale del compositore Samuele Cestola e una raccolta di racconti ispirata dalla periferia di Roma scritta dalla stessa Badiluzzi. Nell’autunno del 2021 sarà interprete nel prossimo progetto teatrale di Daria Deflorian e Antonio Tagliarini.
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