from -
Scheduled 2020 >Attività >Fabulamundi
Panorama Roma


Panorama Roma

from -
Scheduled 2020 >Attività >Fabulamundi

Progetto realizzato nell’ambito di Fabulamundi Playwriting Europe, co-finanziato dall’Unione Europea

Produzione PAV, Short Theatre / Area06

Panorama Roma è un progetto di Fabrizio Arcuri nato nel 2018 tra le maglie di Short Theatre e che raccoglie l’adesione di altre strutture romane. Si tratta di una zona di condivisione, di ricerca e di riflessione nata intorno alle necessità della comunità artistica romana, nella quale gli artisti e le artiste sono invitati a condividere parte del proprio percorso artistico e del processo in cui si trovano immersi.

Quest’anno Panorama Roma amplia il proprio sguardo trasversale sulla produzione culturale romana, alla ricerca di nuovi modelli produttivi e convergenze che possano nutrirli, intrecciandosi con il progetto europeo Fabulamundi Playwriting Europe. Gli artisti e le compagnie che quest’anno sono state coinvolte si confronteranno con testi internazionali ancora inediti in Italia, selezionati durante questi tre anni, allestendo nei giorni di Short Theatre un cantiere creativo visibile al pubblico. La Pelanda ospiterà infatti una sala prove aperta, dove le compagnie si alterneranno giorno dopo giorno per lavorare ciascuna al testo loro commissionato, dando così modo agli spettatori e alle spettatrici di entrare direttamente in relazione con il processo – magmatico, caotico, vivo – che dà vita alla creazione. Anche quest’anno Panorama Roma sarà quindi il ritrovato luogo in cui aprire la propria pratica al confronto con coloro che appartengono alla comunità artistica cittadina, moltiplicando le possibilità di scambio con l’esterno, illuminando in modo specifico una delle tante dimensioni della creazione che hanno attraversato le passate edizioni: la drammaturgia.

7  Settembre – La Pelanda, ore 16:00 – 19:30

Frosini/Timpano – The Writer

 

Elvira Frosini e Daniele Timpano sono autori, registi e attori della scena contemporanea italiana che dal 2008 condividono un comune percorso artistico. Nei numerosi lavori prodotti negli ultimi anni Frosini/Timpano portano sul palcoscenico i loro corpi che disinnescano, decostruiscono ed incarnano le narrazioni della Storia, analizzando le derive antropologiche della società a partire da un vasto materiale di riferimenti vari, dall’accademico al popolare, che costituiscono l’immaginario e la coscienza contemporanei. I loro testi portano sulla scena un complesso dispositivo teatrale in cui gli attori-autori sono sempre in dialogo con il pubblico ed in bilico tra l’incarnazione di personaggi, mitologie contemporanee e culturali, topoi della Storia, ed il semplice essere sulla scena e mettere in campo il proprio perturbante rapporto con la Storia e la cultura, in un gioco di scivolamenti spiazzanti che dissacrano tutte le retoriche senza fare sconti, neanche a se stessi. “Il nostro dialogo con il pubblico è basato sulla co-esistenza con gli spettatori, su ciò che condividiamo con voi, qui, oggi: la stessa ipocrisia, gli stessi cliché, le stesse paure, le stesse nevrosi, la stessa sorte.”

Per Panorama Roma quest’anno lavorano sul testo The Writer di Ella Hickson, aprendo le porte del loro cantiere creativo al pubblico.


The Writer

traduzione di Monica Capuani

The Writer è un dramma meta-teatrale su una giovane scrittrice che sfida lo status quo ma scopre il costo personale della creatività. Il testo inizia in un teatro con l’incontro tra una giovane donna, andata a vedere uno spettacolo, e un uomo più anziano, che fa parte dell’establishment teatrale. Spinta a dire se le sia piaciuta la rappresentazione, la giovane ammette di avere una visione del teatro diversa da quella che prevale: lo vede come uno spazio sacro con uno scopo politico e si oppone all’ortodossia patriarcale che sessualizza le interpreti femminili e fallisce per riflettere la vita reale. L’uomo anziano risponde suggerendo che potrebbe scrivere qualcosa da sola e, nelle scene successive, operando a diversi livelli di realtà, vediamo come il suggerimento si manifesta mentre la Scrittrice affronta numerosi ostacoli per realizzare la sua visione.

Ella Hickson è una scrittrice pluripremiata il cui lavoro è stato eseguito in tutto il Regno Unito e all’estero. Il suo spettacolo teatrale Oil ha aperto l’Almeida Theater nell’ottobre 2017 e il suo spettacolo più recente The Writer ha debuttato nella primavera del 2018. È un membro della Royal Society of Literature e ha vinto due volte un MacDowellFellow. Al momento sta lavorando su nuovi lavori su commissione del The National Theatre, The OldVic e del Manhattan Theatre Club. Lavora anche come sceneggiatrice per la TV e il cinema.

 

8 Settembre – La Pelanda, ore 16 – 19:30

Manuela Cherubini & Luisa Merloni – The Eurocommisioner

 

“Ci conosciamo un sacco di tempo fa, le date non hanno importanza, quel che c’è da sapere è che eravamo piccine e con in testa il chiodo fisso del teatro. Luisa voleva diventare attrice, Manuela regista, e allora ci siamo messe insieme a fare il teatro. Abbiamo imparato l’una dall’altra e insieme da tutto e da tutti quelli che ci capitavano a tiro: abbiamo scritto, diretto, interpretato, scenografato, illuminato, curato spazi per fare prove e andare in scena. Abbiamo sempre amato molto le parole e da quelle abbiamo iniziato: da Henry James abbiamo tratto il nostro primo lavoro, poi Raymond Queneau ed è lì che abbiamo scoperto che dovevamo darci un nome e farci carico di tutta una serie d’incombenze burocratico-amministrative che nessuna di noi due ha mai amato: fondiamo Psicopompo Teatro, per gioco e per necessità. Peschiamo questo nome da Piccola cosmogonia portatile di Queneau: ci piace cosa significa, traghettatore di anime, qualcuno che non sta fermo, che attraversa soglie e i confini ci piacciono, ci appaiono molto più ricchi dei territori in sé e non ci va di scegliere un posto fisso dove stare. E poi ci fa ridere il suono della parola. Psicopompo Teatro diventa il luogo delle nostre sperimentazioni insieme, mentre continuiamo a studiare e incontrare, a volte insieme, a volte ognuna per conto suo, ma tutto ciò che sperimentiamo entra nel lavoro comune.

Ci apriamo a collaborazioni, ci allarghiamo: attraversiamo Werner Schwab e Anna Banti sperimentando modalità di lavoro, cercando di dar forma ad un linguaggio scenico che ci corrisponda. Incontriamo la drammaturgia contemporanea: Juan Mayorga, Rafael Spregelburd, Javier Daulte, Daniel Veronese, Elfriede Jelinek e ci portiamo a casa due premi Ubu.”

Per Panorama Roma quest’anno lavorano sul testo The Writer di Ella Hickson, aprendo le porte del loro cantiere creativo al pubblico.


The Eurocommissioner

«Alcuni anni fa, mi sono resa conta di sapere molto poco sull’Unione Europea. Mi è sembrato strano considerando l’importanza e il potere di Bruxelles. Così ho fatto delle ricerche e fatto un piccolo spettacolo sull’UE e un immaginario commissario europeo olandese. Dopo averlo scritto, ho capito che il mio monologo è nato interamente dal mio punto di vista, che è spiccatamente olandese. È possibile un’Europa democratica se, inconsciamente, rimaniamo così rabbiosamente nazionalisti?» (Joan Nederlof)

In De Eurocommissioner, un commissario europeo immaginario, Charlotte Hajenius, accompagna il pubblico in un viaggio divertente attraverso i suoi pensieri e le sue tribolazioni. Il sogno di un’Europa unita e democratica è possibile anche se gli Stati membri mettono costantemente al primo posto la propria agenda? Charlotte Hajenius offre al pubblico uno sguardo sull’inaccessibile politica e sui valori contrastanti dell’Europa.

Joan Nederlof (1962) è un’attrice, una drammaturga e una scenografa olandese. Si è laureata nel 1985 presso la Toneelschool Amsterdam e successivamente ha fondato la compagnia teatrale Mugmetdegoudentand (“Mug”), insieme a Marcel Musters. Si è esibita in molte delle produzioni della compagnia, come Lost in Hotel Paradise e Onder Controle, che è stato selezionato per il festival olandese di teatro nel 1995, incoronandolo così come una delle migliori esibizioni nei Paesi Bassi di quell’anno. Dal 1997 scrive principalmente per la televisione. Insieme al regista Peter Kramer, ha creato 36 episodi della serie drammatica Hertenkamp, in cui ha anche interpretato uno dei personaggi principali, Grace Keeley, vincendo numerosi e prestigiosi premi nazionali. Successivamente, ha creato e scritto la serie televisiva De Koekoeksclub. Nel 2005 è tornata sul palcoscenico, interpretando un’opera teatrale di cui è anche autrice, Brünnhilde 40+, che ha ricevuto molti elogi sia dal pubblico che dalla stampa. Nel 2006, si è esibita nella seconda opera teatrale da lei scritta, Quality Time, selezionata per il Festival del Teatro Olandese del 2006. Nel 2014 Nederlof ha iniziato a lavorare a una trilogia di monologhi, scritti e interpretati da lei. Ad oggi sono stati messi in scena i primi due: Sinaasappelstraat e De Eurocommissaris.

 

9 Settembre – La Pelanda, ore 16 – 19:30

lacasadargilla / Emiliano Masala – I mangiatori di patate

 

Attiva dal 2005, lacasadargilla riunisce intorno a Lisa Ferlazzo Natoli – autrice e regista –, Alessandro Ferroni – disegnatore del suono e documentarista -, Alice Palazzi – attrice e coordinatrice dei progetti – e Maddalena Parise – ricercatrice e artista visiva –, un collettivo di attori, musicisti, drammaturghi, e artisti visivi. Ensemble allargato che lavora assieme su spettacoli, istallazioni, concerti, rassegne e attività di formazione. È prodotta da istituzioni nazionali e internazionali. Tra le scritture originali si citano: La casa d’argilla (2006), cinque donne intorno a un tavolo per un lutto che si trasforma in veglia magica; Il libro delle domande (2007), la follia e il corpo esposto sulla gogna del teatrino ospedaliero della Salpetrière; Foto di gruppo in un interno (2009), una famiglia di Trieste negli anni ‘30, ebraismo, connivenza con il fascismo e oscuri giochi all’ora del tè. Fra i lavori da testi teatrali e romanzi: Ascesa e rovina della città di Mahagonny da Brecht (2008-09); Jakob von Gunten da Walser (2011-12); Katzelmacher (2009) da Fassbinder; Lear di Edward Bond (2015-17). Fra i progetti speciali: Art you lost? 1000 persone per un’opera d’arte (2012-14), un’inedita istallazione-performance realizzata con Muta Imago, Santasangre e Matteo Angius intorno al tema della perdita; IF /Invasioni (dal) Futuro (2014-16; 2017-19), una singolare rassegna composta di storie, immagini e suoni della fantascienza. Nel 2017 debutta il progetto teatrale-multimediale Les Adieux! Parole salvate dalle fiamme (2017); nel giugno 2018 lo spettacolo Game di Brad Birch (Harold Pinter Price) in prima mondiale presso il Ta’ Qali Stadium di Malta. Ultima creazione: When the Rain Stops Falling di Andrew Bovell (2019). Un viaggio ‘genealogico’ nella memoria, le eredità e l’abbandono, che ci porta alle soglie di un diluvio torrenziale. Spettacolo vincitore di tre premi UBU – miglior regia, migliori costumi, miglior testo straniero -, del premio Associazione Nazionale dei Critici di Teatro per miglior regia e del premio Le Maschere per la miglior attrice emergente.

Emiliano Masala nasce a Milano dove si laurea alla facoltà di Lettere Moderne presso l’Università Statale di Milano. Diplomato alla scuola del Teatro Stabile di Torino, vince nel 2008 il PREMIO UBU come miglior attor giovane e nello stesso anno vince il concorso NUOVE SENSIBILITA’ con lo spettacolo Brugole di cui è interprete e regista. Nel 2006 è tra gli attori che partecipano al Projet Thierry Salmon/Ecole des Maîtres con Antonio Latella. Firma negli anni la regia degli spettacoli Fuorigioco di Lisa Nur Sultan, Essere Bugiardo di Carlo Guasconi, Sei personaggi in cerca d’autore di Pirandello. Negli anni lavora con diversi registi teatrali, tra cui: Carmelo Rifici, Antonio Latella, Valerio Binasco, Lisa Ferlazzo Natoli/lacasadargilla, Tindaro Granata, Mauro Avogadro, Paola Rota, Andrea Chiodi, Luca Ronconi, Walter Le Moli e Marco Plini.

Per Panorama Roma quest’anno lavora sul testo I mangiatori di patate di Tyrfingur Tyrfingsson, aprendo le porte del suo cantiere creativo al pubblico.


I mangiatori di patate

traduzione italiana di Silvia Cosimini 

Lísa è un’infermiera di guerra, conosciuta per il suo lavoro nelle guerre jugoslave e la sua adesione al movimento femminista. Incontriamo Lísa mentre la sua ex figlia, Brúna, autista di autobus, le chiede di fare da babysitter per la prima volta a suo figlio. Mentre Lísa sta cercando di connettersi con il suo peculiare nipote, sente bussare alla porta. Fuori Mikael, suo ex figliastro e amante, è in piedi e ha un disperato bisogno di aiuto. Un dramma sull’egoismo di sofferenza, sulla co-dipendenza e su come il trauma che viaggia all’interno della famiglia e non si fermi fino a quando non viene palesato.

Tyrfingur Tyrfingsson è nato nel 1987 ed è cresciuto nella piccola città di Kópavogur in Islanda. Ha conseguito una laurea in performance presso l’Accademia delle arti islandese nel 2011. È stato uno studente di scambio presso l’Accademia di musica e arti performative Janáček nella Repubblica ceca e poi ha continuato a studiare Writing for Performance presso Goldsmiths, University of London. La prima opera teatrale di Tyrfingur Tyrfingsson, Grande, è stata la sua opera di laurea presso l’Accademia d’arte, gli è valsa il riconoscimento a Reykjavík e una nomination a Gríman, l’Islandaic Theatre Award. Due anni dopo Blue Eyes (Bláskjár) è stato presentato al Reykjavík City Theater dove Tyrfingur è diventato drammaturgo residente, dove scrive The Commercial of the Year. La sua ultima commedia,The Potato Eaters, ha ricevuto recensioni a cinque stelle, il critico Jakob S. Jónsson ha nominato Tyrfingur come uno dei principali drammaturghi islandesi. Tyrfingur ha ricevuto sei nomination e un premio ai Gríma. Le sue opere sono state pubblicate e tradotte in inglese, francese, olandese e tedesco. Ha scritto per Glamour Magazine Islanda e ha insegnato all’Accademia delle arti islandese e all’Università dell’Islanda. Nell’autunno del 2018 The Potato Eaters è stato nominato per gli Cultural Awards (Menningarverðlaun DV). Tyrfingur Tyrfingsson vive ad Amsterdam.

 

10 Settembre – La Pelanda, 16:00 – 19:30

Veronica Cruciani – Sagrada Familia

 

Veronica Cruciani è attrice e regista. Nel 2003 Ascanio Celestini scrive per lei Le Nozze di Antigone – vincitore del premio Oddone Cappellino – di cui è interprete e regista con Arturo Cirillo. Con la Compagnia Veronica Cruciani, dal 2004, indaga sul rapporto fra memoria e drammaturgia contemporanea. Nel 2012 vince il Premio Hystrio-Anct dell’associazione dei critici italiani.
Tra le sue ultime regie: Il Ritorno di S.Pierattini (2007), La palestra di G.Scianna (2011) Peli di C.Corradi (2013), Preamleto di M. Santeramo prodotto dal Teatro di Roma e Due donne che ballano di J. M.B. i Jornet  prodotto dal Teatro Carcano di Milano (2015), La bottega del caffè di R.M. Fassbinder prodotto dallo Stabile del Friuli Venezia Giulia (2016), Quasi Graziadi Marcello Fois con Michela Murgia e Accabadora dal romanzo di M. Murgia di C.Corradi prodotto dal Teatro Donizetti e TPE – Teatro Piemonte Europa (2017). Dal 2013 al 2019 è stata direttrice artistica del Teatro Biblioteca Quarticciolo del Comune di Roma.

Per Panorama Roma quest’anno lavora sul testo Sagrada Familia di Jacinto Lucas Pires, aprendo le porte del suo cantiere creativo al pubblico.


Sagrada familia

traduzione italiana di Francesca De Rosa, supervisione di Vincenzo Arsillo

Pedro e Maria sono disoccupati e il loro Figlio ha incubi sul mondo. Per risolvere questi problemi, Pedro decide di iniziare una religione. La microimpresa di famiglia diventa un successo, ma gli incubi continuano: strane pulsioni, nuove parole, immagini tirate fuori dal nulla da un Figlio senza età e senza nome. Forse la religione deve scendere sulla terra. Forse Pedro dovrebbe entrare in politica. Ci riuscirà? E che dire di Maria? E il figlio? E gli altri? E noi?

Jacinto Lucas Pires nasce a Porto nel 1974 e vive a Lisbona. È uno scrittore e un drammaturgo. A Gargalhada de Augusto Reis (La risata di Augusto Reis), il suo ultimo romanzo, è stato pubblicato da Porto Editora. Il vero attore (pubblicato negli Stati Uniti) ha vinto il DST – Distinguished Literature Award 2013 per il miglior libro pubblicato in Portogallo negli ultimi due anni. Nel 2008 Lucas Pires ha vinto il prestigioso Prémio Europa / David Mourão – Ferreira (Università di Bari, Italia / Instituto Camões, Portogallo). Negli Stati Uniti, le sue storie sono state pubblicate su San Pietroburgo Review, The Common e The Mass Review. Jacinto Lucas Pires ha scritto quattro romanzi, due raccolte di racconti e due libri di saggistica. I testi teatrali da lui scritti sono stati portati in scena da diverse compagnie come Universos e frigoríficos (1998, APA / CCB, diretto da Manuel Wiborg), Escrever, falar (2001, Lilástico, diretto da Marcos Barbosa ), Figurantes (2004, TNSJ, diretto da Ricardo Pais), Exactamente Antunes (2011, TNSJ, diretto da Cristina Carvalhal e Nuno Carinhas), Interpretação (2014, Culturgest / Mundo Perfeito, diretto da Tiago Rodrigues), Agora (2018, Ninguém, diretto da Ivo Alexandre). Suona con la band Os Quais e tiene il blog O que eugosto de bombas de gasolina. Scrive di calcio per O Jogo e si occupa di politica per Radio Renascença.

 

12 Settembre – La Pelanda, ore 16:00 – 19:30

Alessandra Di Lernia – A few words about Ulla

 

Alessandra Di Lernia è drammaturga e interprete, ha svolto attività di ricerca in ambito islamistico. È autrice di cinque testi: col tempo, L’anticamera, del sordo rumore delle dita, il trittico Attraverso un inverno e Speranza contro speranza, presentato in anteprima a Short Theatre nel 2019. È impegnata nella tournée del Gabbiano per la regia di Licia Lanera.

Per Panorama Roma quest’anno lavora sul testo A few words about Ulla di Eeva Turunen, aprendo le porte al pubblico del suo cantiere creativo.


A few words about Ulla

traduzione italiana di Delfina Sessa

Dopo essersi incarcerata nel suo appartamento, una giovane donna perde gradualmente la presa sulla realtà. La sua amicizia con una compagna di studi e sua vicina di nome Ulla acquisisce presto accenni di ossessione. Sotto le minuzie della vita quotidiana, l’autrice dipinge un ritratto universalmente della brama di amore e affetto, di ambizioni represse e sogni turbolenti. Il testo è uno studio intenso e sottilmente umoristico sul comportamento ossessivo compulsivo, ed è stato un successo immediato, ottenendo il primo premio al National Monologue Festival nel 2015.

Eeva Turunen ha debuttato nella scena teatrale finlandese nel 2014 con il suo monologo Muutama sana Ullasta (A few word about Ulla). Turunen ha studiato come architetta ed è un batterista nella band Blondit Amazoonit. Come autrice, mostra accuratezza per i dettagli psicologici senza le catene del realismo, sfruttando con sicurezza una vasta gamma di espressioni linguistiche.

Attività correlate