Pasquale Mari


light design

Ha vent’anni Pasquale Mari quando nel 1979 insieme al regista Mario Martone fonda il gruppo “Falso Movimento”, seguito a distanza di qualche anno dalla compagnia “Teatri Uniti”, muovendo così i primi passi nel suo percorso di ricerca. Da allora, teatro e cinema e arte contemporanea sono le costanti di un impegno che interpreta la luce come pratica comune di questi linguaggi espressivi.

Da free-lance della scena italiana italiana è stato negli anni collaboratore di Carlo Cecchi, Andrea De Rosa, Filippo Dini, Arturo Cirillo, Valerio Binasco, Massimo Popolizio, Alessandro Gassmann, Michela Lucenti, Kriszta Szekeli, Lulu Helbaek e Simone Ferrari.  Nel 1998 fa il suo ingresso nel mondo della lirica come light designer con Così fan Tutte diretto a Ferrara da Claudio Abbado. Il sodalizio con Mario Martone continua con numerose produzioni, come Lulu di Berg al Teatro Massimo di Palermo nel 2001, Matilde di Shabran (Rossini Opera Festival 2004 e 2012, Covent Garden 2009) e il Falstaff allo Champs Elysées di Parigi. Segue il debutto alla Scala di Milano del 2011 con il dittico Pagliacci e Cavalleria Rusticana. Del 2014, è la produzione di Aureliano in Palmira al Rossini Opera Festival di Pesaro e del Simon Boccanegra con Andrea De Rosa alla Fenice di Venezia, poi a Genova e San Pietroburgo, dove con il maestro Gergev e Andrea De Rosa ha poi realizzato Falstaff e Lucia di Lammermoor. Da ricordare, sempre con De Rosa le produzioni de Il Matrimonio Inaspettato a Salisburgo e Don Pasquale a Ravenna e Madrid dirette dal maestro Muti. Sono del 2015, di nuovo con Martone, il Macbeth al Theatre des Champs Elysées e The Bassarids al Teatro dell’Opera di Roma. Insieme hanno poi debuttato nel 2016 all’Opera Bastille di Parigi con il dittico Sancta Susanna / Cavalleria Rusticana, e nel 2017, aperto la stagione del Teatro alla Scala con l’Andrea Chénier, seguito, ad inizio 2018,  da una nuova produzione di Falstaff per la Staatsoper Unter den Linden di Berlino, sotto la direzione musicale di Daniel Barenboim, da Kovanchina nel 2019 ancora al Teatro alla Scala e da Il barbiere di Siviglia nel 2020 e La traviata nel 2021 al Teatro dell’Opera di Roma. Tra le altre produzioni d’opera ricordiamo Elektra e Lucia di Lammermoor con Gianni Amelio; Cardillac esordio al Maggio Musicale di Valerio Binasco; Die Gluckliche Hand – Blaubart al Massimo di Palermo per il duo Ricci Forte; Attila al Teatro Regio di Parma con la regia di Andrea De Rosa; Butterfly al san Carlo di Napoli con Ferzan Özpetek. Nel 2019 ha disegnato le luci della mostra Il Meraviglioso Mondo della Natura a Palazzo Reale di Milano, e nel 2021 Fede Galizia al Castello del Buon Consiglio di Trento e Breath Ghosts Blind di Maurizio Cattelan al Pirelli Hangar Bicocca di Milano. Nel 2022 ha illuminato il Padiglione Italia della Biennale Arte al fianco dell’ artista Gian Maria Tosatti ed è stato consulente Di Giovanni Agosti e Jacopo Stoppa per la mostra Il Corridoio Rosso nell’ambito della 23a Triennale di Milano. In ambito cinematografico, tra le sue direzioni della fotografia più importanti ricordiamo Teatro di Guerra di Mario Martone, Le Fate Ignoranti di F. Ozpetek, L’Uomo in più di Paolo Sorrentino, L’Ora di religione e Buongiorno, Notte di Marco Bellocchio. Recente è la fotografia delle edizioni televisive di Barbiere di Siviglia, La Traviata e Bohème realizzate per Rai Cultura. Dal 2016 è titolare del primo corso di Progetto Luci istituito dall’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico per gli allievi registi.

In carriera è stato premiato due volte con il Globo d’oro e il premio Ciak alla fotografia e tre volte  con il premio Maschere del Teatro; nel 2021 ha ricevuto il Premio Ubu al miglior disegno luci per gli spettacoli Misery e Solaris.

Nel 2021 ha pubblicato con Cristina Grazioli il volume Dire Luce, ed. Cue Press.

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