Jacopo Stoppa


curatela

Nato a Milano nel 1969, consegue nel 1994 la laurea in lettere moderne presso l’Università degli Studi di Milano, seguendo l’indirizzo storico artistico.

Nel 2003, a conclusione del dottorato, pubblica, con Five Continents editions, l’esito della ricerca: una monografia sul pittore varesino del Seicento Pier Francesco Mazzucchelli, detto il Morazzone. Nel frattempo, usufruisce di una borsa di studio per un soggiorno di alcuni mesi negli Stati Uniti.

Insieme a Giovanni Agosti viene coinvolto nell’organizzazione di alcune mostre e nella redazione dei relativi cataloghi: nel 2008 l’esposizione monografica al Louvre su Mantegna insieme a Dominique Thiébaut e Arturo Galansino (allestimento Richard Peduzzi), nel 2009 nel Museo Civico di Casale Monferrato Il portale di Santa Maria di Piazza a Casale Monferrato e la scultura del Rinascimento tra Piemonte e Lombardia, nel 2010 la mostra territoriale Il Rinascimento nelle terre Ticinesi. Da Bramantino a Bernardino Luini, alla Pinacoteca Züst di Rancate, nel 2012 la mostra su Bramantino a Milano, tenuta al Castello Sforzesco (allestimento Michele De Lucchi), nel 2014 quella su Bernardino Luini e i suoi figli, a Palazzo Reale di Milano (allestimento Piero Lissoni), nel 2015 la mostra Giovanni Serodine nel Ticino alla Pinacoteca Züst di Rancate, dedicata al pittore caravaggesco (allestimento Stefano Boeri), nel 2018 la mostra in tre sedi (Varallo, Vercelli e Novara) su Il Rinascimento di Gaudenzio Ferrari e, nello stesso anno, sempre alla Pinacoteca Züst di Rancate, Il Rinascimento nelle terre Ticinesi 2. Dal territorio al museo (allestimento Mario Botta), nel 2019, a Palazzo Reale a Milano, cura un’esposizione sulla rappresentazione della natura (Il meraviglioso mondo della Natura) che coinvolge la cosiddetta sala del Grechetto, già in Palazzo Sormani (allestimento di Margherita Palli), nel 2021 cura la mostra Fede Galizia (Mirabile pittoressa) al Castello del Buonconsiglio di Trento e nel 2022 Il Corridoio rosso per Triennale di Milano (allestimento di Margherita Palli).

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