
09 Ott “Sul lago nero”: saggio di diploma dell’allievo regista Paolo Costantini – ANAD
Teatro Studio ‘Eleonora Duse’
Via Vittoria, 6 – Roma
11-18 ottobre 2018 ore 20:00
domenica 14 ottobre 2018 ore 18:00
Ingresso libero (fino ad esaurimento posti) con prenotazione obbligatoria:
Info line tel. 334 1835543
Attivo dal 4 ottobre 2018 (dal lunedì al sabato ore 10.00-13.00 e 14.00-17.00)
Sul lago nero
di Dea Loher
Traduzione Sonia Antinori
regia Paolo Costantini
Scene e Costumi Graziella Pepe
Disegno Luci Luigi Biondi
Disegno del suono Dario Felli
animazione video Stefano Colaprete
Con Alessandro Cosentini, Stefano Guerrieri, Elisabetta Misasi, Giuliana Vigogna
Si ringrazia il Goethe Institut per la gentile concessione
Dall’11 al 18 ottobre 2018 l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico” presenta Sul lago nero, di Dea Loher, saggio di diploma dell’allievo regista Paolo Costantini, con scene di Graziella Pepe, Disegno Luci di Mario Biondi e la partecipazione degli allievi diplomati dell’Accademia Alessandro Cosentini, Stefano Guerrieri, Elisabetta Misasi e Giuliana Vigogna.
In scena uno spazio vuoto, chiuso tra due pareti. Un luogo fisico e al tempo stesso mentale, spazio del ricordo. Unico luogo nel quale è possibile riconoscersi e ricongiungersi con il proprio passato, uno spazio di mezzo: da una parte il lago, dall’altra la cameretta; ma questi non esistono se non come varchi invalicabili, spazi lontani e segreti. Qui, due famiglie si rincontrano dopo quattro anni, forse pronte a confrontarsi con quello che sono, cercando di trovare un senso alla scelta dei propri figli. Il tempo è congelato e il presente compare e scompare tra ciò che deve accadere e ciò che è già accaduto. Fritz e Nina hanno 15 anni e scelgono di non assumersi la responsabilità di continuare a vivere; per non essere contaminati scappano da un mondo che “non è bello”. Ciò che resta è il fantasma di due famiglie che non possono fare a meno di scontrarsi con la continua presenza dei loro errori. Quattro persone che non riescono a comprendersi, che cercano, affannandosi, un contatto tra loro, che diventa un urto violento, distruttivo, l’uno sull’altro. Alla fine non restano che macerie: frammenti di vetro aguzzi.
Sul Lago nero ci ha portato a confrontarci con la quotidianità e con ciò che si cela dietro a essa, un mostro che è insito in ognuno di noi e ci appartiene.
Paolo Costantini