Luigi Biondi si laurea in lingua e letteratura araba presso l’Istituto Universitario Orientale di Napoli con una tesi sul teatro sperimentale in Siria. Sin da giovanissimo si è dedicato alla scena nella doppia natura di attore e “luciaio”. L’incontro con Maurizio Viani (lo storico datore luci di Leo De Berardinis) gli consente uno scarto di pensiero nella visione della luce teatrale: uno strumento poetico non accessorio, ma necessario, attraverso il quale poter approfondire l’immaginario dell’opera.
Come Disegnatore delle luci ha partecipato ad importanti festival internazionali, tra i quali Singapore Theatre Festival, FIBA Festival Internacional de BuenosAires, Nouvelle Scène Internationale à Montréal. Ha lavorato, tra gli altri, con Stefano Bollani, Davide Iodice, Pierpaolo Sepe, Motus, Lisa Ferlazzo Natoli, Giorgio Sangati, Raffaele di Florio, Mario Martone, Roysten Abel, Danio Manfredini, Antonio Calenda, Claudio Tolcachir, Raffaella Giordano, Aida Talliente, Massimo Popolizio, Michele Riondino, Davide Carnevali, Silvio Orlando, Pablo Remòn, Maria Muňoz e Pep Ramis della compagnia catalana Mal Pelo. Per qualche anno ha fatto parte della compagnia del Teatro De Los Sentidos di Barcellona diretto da Enrique Vargas, compagnia con la quale ancora oggi collabora. Dal 2015 è parte del collettivo OPERALCHEMICA, che si occupa della messa in scena di opere liriche contemporanee e di repertorio. Dal 2015 al 2016 ha lavorato a Bruxelles come disegnatore luci presso lo studio ACT Lighting Design.
Ha tenuto seminari e corsi di formazione in strutture pubbliche e private in Italia e all’estero. Dal 2003 al 2005 è stato responsabile del Laboratorio di Illuminotecnica teatrale presso la Casa Circondariale di Lauro (AV). Dal 2018 è docente a progetto di Drammaturgia della luce presso L’ Accademia Nazionale D’Arte Drammatica Silvio D’Amico. Dal 2022 ricopre lo stesso ruolo presso la Civica Scuola di teatro Paolo Grassi di Milano. Nello stesso anno gli è stato conferito il Premio Le maschere del teatro italiano per il disegno luci di M il figlio del secolo, con regia di Massimo Popolizio.