from 26.06.23 - 07.12.23

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Teatri di guerra

Partendo dalla lettura collettiva de I sette contro Tebe, dalla visione di Teatro di guerra regia di Mario Martone e dalla lettura dell’omonimo volume, il workshop di PAV nell’ambito di Fabulamundi New Voices propone per gli attori e le attrici del corso di perfezionamento della Scuola del Teatro di Roma un percorso di scrittura teatrale e recitazione in quattro settimane guidato da Roberto Scarpetti. Sullo stesso modello del percorso fatto a partire dai Sei personaggi in cerca di autore di Luigi Pirandello (che ha portato alla realizzazione della restituzione collettiva In principio era nessuno), la prima settimana sarà dedicata al lavoro di analisi del testo di Eschilo e del film di Martone, approfondendo in particolare i temi di Teatro di guerra.

Il film di Martone del 1998 è estremamente attuale, non solo per il fatto che alla guerra nell’ex Jugoslavia può essere sovrapponibile la situazione dell’Ucraina invasa dalla Russia, ma soprattutto perché i molteplici teatri di guerra raccontati nel film non sono oggi cambiati rispetto alla realtà italiana di fine anni ‘90: la violenza delle città; la guerra all’interno del sistema culturale e le difficoltà nel portare avanti un progetto artistico in un mondo condizionato dalle relazioni di potere; le piccole guerre interne, gli scontri, i dubbi, le crisi che condizionano il lavoro di un gruppo di artisti, in cui l’individualità deve in qualche modo cedere il passo alla collettività. 

Nella pausa tra la prima, a fine giungo, e la seconda parte di workshop, a novembre, il gruppo di partecipanti lavora sulla scrittura di brevi testi teatrali a partire dai temi individuati durante i primi incontri. Non una vera e propria riscrittura de I sette contro Tebe o di Teatro di guerra, ma dei testi personali che prendano spunto dalle riflessioni fatte collettivamente. In questa fase di scrittura saranno previste sessioni su zoom, anche individuali, in modo da guidare gli autori nelle varie stesure.

Il risultato sarà un testo collettivo che sarà la base del lavoro delle settimane di novembre e che porterà alla messa in scena del testo, per una restituzione aperta al pubblico al Teatro India.