Saggio di diploma di Mario Scandale – Accademia Nazionale d’Arte Drammatica


Saggio di diploma di Mario Scandale – Accademia Nazionale d’Arte Drammatica

NOTTURNO DI DONNA CON OSPITI
di Annibale Ruccello

Teatro Studio “Eleonora Duse”
Dal 5 al 12 marzo 2017
(tutti i giorni ore 20.00, domenica ore 18.00)

Dal 5 al 12 marzo 2017 l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico” presenta Notturno di donna con ospiti, di Annibale Ruccello, saggio di diploma dell’allievo regista Mario Scandale. Arturo Cirillo, docente dell’Accademia, è interprete del saggio nel ruolo della protagonista.

Annibale Ruccello sosteneva cheil segno dei travestiti è alla base stessa del teatro popolare campano. Il travestimento più frequente è quello dell’uomo vestito da donna. Le motivazioni alla base sono molteplici […] il travestitismo corrisponde all’esigenza di far emergere nel momento del rituale tutto il represso quotidiano e quindi l’ermafroditismo.” Da questo pensiero si sviluppa l’ipotesi di messa in scena, in cui l’Adriana di “Notturno di donna con ospiti” diviene la proiezione del desiderio inespresso di un uomo. Adriana, la donna che l’uomo sogna e desidera essere, è fragile, com’è fragile il sogno di essere qualcosa di diverso da sé. L’irrazionale che affiora dalle pieghe della mente e dalla psiche si palesa nel “suonno” di una tranquilla notte d’estate. Data la violenza dell’operazione e l’ardire della proposta e del tema trattato, avevo bisogno di un grande interprete a sostenere con me la sfida. Arturo Cirillo mi ha prestato la sua intelligenza e passione d’attore, oltre che il suo amore e la sua conoscenza dell’opera di Ruccello. (Mario Scandale)

“Fu più o meno un anno fa che Mario Scandale mi propose di recitare nel suo saggio di diploma, nell’inconsueto ruolo di Adriana di “Notturno di donna con ospiti” di Annibale Ruccello. Il testo lo avevamo letto, insieme ad altri, in una lezione preparatoria alla sua esercitazione del terzo anno; l’idea che un testo di Ruccello entrasse per la prima volta nell’Accademia Nazionale “Silvio d’Amico” di Roma, anche per mio tramite e sostegno, mi piaceva. Amo molto questo autore, e i vari suoi testi che ho portato in scena lo dimostrano, e credo sia giusto che vengano studiati e sperimentati dalla scuola nazionale di teatro. Sperimentati appunto, perché quello che anche mi piacque della proposta di Mario Scandale fu l’arditezza e l’approccio fortemente metateatrale che aveva immaginato di dare alla sua lettura. Quello su cui stiamo lavorando infatti non è una canonica messa in scena del testo di Ruccello, ma una “visione” su di esso. Personalmente ho sempre messo in scena i testi pensando anche molto ai loro autori, e l’autore Ruccello me lo sono praticamente da subito sentito vicino, creandomi una mia idea di lui. La proposta di Mario mi ha fatto pensare a questo mio approccio all’opera di Ruccello, che potrei definire alquanto esistenzialista. Confrontarsi con un giovane regista e con dei giovani attori, con cui condividerò lo spazio del Teatro Studio Eleonora Duse, mi sembra un modo vitale e pratico di scambiarsi dei saperi e delle esperienze. Come anche sostenere e partecipare attivamente a delle letture diverse che vogliono portare in luce inquietudini e spostamenti dal reale, per me molto presenti nell’opera di Ruccello, sia un modo giusto di pensare all’opera drammatica di un grande autore del teatro italiano,  non solo napoletano. Il modo migliore per fare restare vivo un autore, attraverso le molteplici forme che può prendere la messa in scena della sua opera. Ringrazio Carlo De Nonno per averci permesso di  lavorare su questo testo.”  (Arturo Cirillo)

Interpreti: Arturo Cirillo, Luca Carbone, Giulia Trippetta, Luca Tanganelli, Giulia Gallone, Simone Borrelli, Voce PadreGiovanni Ludeno, Voce MadreViviana Cangiano
Scene Dario Gessati
Costumi Gianluca Falaschi
Luci Pasquale Mari
Foto
Davide Giannetti

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