Nato a Perugia nel 1973, studia scenografia all’Accademia di Brera di Milano.
Dopo varie esperienze nel campo della moda, si avvicina al teatro come assistente di Jacques Reynaud per Lolita di Nabokov (2001), regia di Luca Ronconi, con il quale collabora anche a Phoenix di Marina Cvetaeva (2001). Sempre del Maestro è il primo spettacolo che firma, Candelaio di Giordano Bruno, ancora del 2001. Inizia così un sodalizio artistico con Ronconi, proseguito per 15 anni fino al suo ultimo spettacolo, Lehman Trilogy. Tra i molti spettacoli firmati per il Maestro: Amor nello specchio con Mariangela Melato, Prometeo incatenato, Baccanti, Rane, Peccato che fosse puttana, Professor Bernhardi, Diario privato, Lo specchio del diavolo, Troilo e Cressida, La modestia, Santa Giovanna dei macelli, Il panico e Celestina laggiù vicino alle concerie in riva al fiume.
Collabora poi stabilmente con Claudio Longhi, per il quale firma i costumi di diversi spettacoli, tra cui Caligola, La peste, La resistibile ascesa di Arturo Ui, Il ratto d’Europa, la trilogia Istruzioni per non morire in pace, La classe operaia va in paradiso e La commedia della vanità.
Nel corso della sua carriera lavora inoltre, sia per la prosa sia nell’opera lirica, con molti altri registi tra cui Massimo Popolizio, Stefano Ricci (progetti Ricci/Forte), Peter Greenaway, Alvis Hermanis, Gabriele Lavia, Federico Tiezzi, Valter Malosti, Giorgio Sangati, Jacopo Gassmann, Claudio Tolcachir, Sergio Blanco, Roberto Latini, Daniele Salvo, Piero Maccarinelli, Sonia Bergamasco, Fausto Russo Alesi, Emiliano Bronzino, Mauro Avogadro, Sergio Fantoni, Marco Rampoldi, Pietro Babina, Roberto Valerio, Fabrizio Falco, Fabio Cherstich, Riccardo Frati, Valentino Villa, Lino Guanciale, Marco Carniti, Fabio Condemi, Davide Enia e Liv Ferracchiati. La reciproca stima che lo lega allo stilista Antonio Marras lo porta inoltre a collaborare stabilmente con quest’ultimo in diverse installazioni e spettacoli teatrali, tra cui Sogno di una notte di mezza estate (regia Luca Ronconi, produzione Piccolo Teatro di Milano) e La Famiglia Addams (regia Giorgio Gallione).
Candidato al premio Ubu nella stagione 2020/21 per i costumi di Mangiafoco (regia Roberto Latini, produzione Piccolo Teatro di Milano) e I due gemelli veneziani (regia Valter Malosti), nella stagione 2017/18 è vincitore del premio Ubu (assegnato a un costumista per la prima volta dopo 40 anni) e del premio Le Maschere del teatro italiano per i costumi di Freud o l’interpretazione dei sogni (regia Federico Tiezzi). Vince nuovamente l’Ubu nella stagione 2021/22 per i costumi di M il figlio del secolo (regia Massimo Popolizio).