Inizia l’attività di regista dopo la laurea in Filosofia, alternando fin dagli inizi il proprio interesse tra prosa e opera lirica con produzioni che hanno suscitato, in entrambi i settori, l’interesse della critica e il consenso del pubblico.
Dopo il debutto con Idomeneo di Mozart, nell’opera spazia dal Novecento (con opere di Britten, Maderna, Schoenberg, Hindemith, Azio Corghi) al melodramma ottocentesco (con numerosi titoli di Verdi, Bellini, Donizetti), fino al primo Novecento di Puccini e Granados. Le sue produzioni sono state rappresentate in teatri come l’Opera di Roma, il Teatro del Maggio Fiorentino, il Regio di Torino, La Fenice di Venezia, il San Carlo di Napoli, il Teatro Real di Madrid, il Mariinsky di San Pietroburgo, il Municipal di Sao Paolo, il Sao Carlos di Lisbona, la Royal Opera di Copenaghen, il Festival di Pentecoste di Salisburgo e il Lithuanian National Opera, collaborando con i maggiori direttori d’orchestra tra i quali Riccardo Muti, Valery Gergiev, Myung Wung Chung. Grazie al felice incontro artistico con il Maestro Valery Gergiev ha lavorato spesso al Teatro Mariinsky di San Pietroburgo dove, dopo il grande successo riscosso dapprima con la sua produzione veneziana di Simon Boccanegra e poi con il Falstaff inaugurale del Festival delle Notti Bianche, è ritornato per una nuova produzione di Lucia di Lammermoor. Tra i suoi più recenti lavori operistici, si ricordano inoltre I puritani al Teatro dell’Opera di Roma, Anna Bolena al Lithuanian National Opera and Ballet Theatre, nonché il prossimo Un ballo in maschera al Teatro Regio di Torino.
Nelle sue produzioni in prosa mostra fin dall’inizio un grande interesse per i personaggi tragici, mettendo in scena titoli come Le Troiane e Le Baccanti di Euripide, Il decimo anno da Euripide ed Eschilo, Elettra di Hugo von Hofmannsthal, Maria Stuart di Friederich Schiller, Molly Sweeney di Brian Friel, La Tempesta e Macbeth di Shakespeare, Manfred di Byron (con le musiche di Schumann dirette da Gianandrea Noseda), Fedra di Seneca. A questi titoli affianca un lavoro caratterizzato da un più spiccato senso di ricerca teatrale/filosofica: Encomio di Elena da Gorgia da Lentini, Tutto ciò che è grande è nella Tempesta (su Martin Heidegger), Studio sul Simposio di Platone, Autobiografia erotica di Domenico Starnone, Giulio Cesare (uccidere il tiranno) di Fabrizio Sinisi, da Shakespeare, E pecchè, e pecchè e pecchè? Pulcinella in purgatorio di Linda Dalisi, Satyricon di Francesco Piccolo, ispirato a Petronio, Solaris, dall’omonimo romanzo di Stanislaw Lem, e Processo a Galileo, spettacolo diretto insieme a Carmelo Rifici, da un testo di Angela Dematté e Fabrizio Sinisi.
Dal 2008 al 2011 è stato direttore del Teatro Stabile di Napoli. Dal 2021 è direttore artistico del TPE Fondazione Teatro Piemonte Europa.